Questione di stile
La questione dello STILE, è sempre stato un tema dibattuto e come in tutte le cose c'è chi sostiene, come me, che è necessario ed importante ricercarlo ostinatamente nel lavoro di selezione, mentre per altri non è necessario.
Ecco il mio pensiero: lo stile, in cinofilia, significa azione di caccia in cui si evidenziano costruzione anatomica e temperamento ma nessuna di queste prerogative deve essere preminente.
Mai quindi dare allo stile, come accade spesso purtroppo, un valore solo estetizzante o considerarlo una caratteristica che emerge solo dalla spettacolarità dell'andatura.
Setters di questo tipo non servono e deteriorano la razza. C'è inoltre da considerare che i cinofili esigono uno stile per ogni razza ed il cacciatore uno stile per ciascuna qualità di selvatico,perchè il cinofilo si basa sull'estetica del cane ed il cacciatore sulle esigenze di catturare. Così il cinofilo pretende che il Setter si comporti sempre da Setter ed il Pointer sempre da Pointer, qualunque sia la circostanza, qualunque sia il terreno.
In questo modo quindi si confonde stile con modo di cacciare e mentre quest'ultimo è determinato dalla diversità di selvaggina e dei terreni, il primo è insito nella razza.
Per stile e qualità di lavoro si comprende lo stile di galoppo e lo stile di arresto della ferma è la vera bellezza del cane.
Lo stile è qualcosa di insito nei nervi e nei muscoli così che due cani che compiono la stessa azione la svolgono in modo diverso. Lo stile è il modo di eseguire l'azione secondo lo standard della razza. L'uomo non ha selezionato nel cane da ferma lo stile, ma certe manifestazioni che gli tornano utili come indici inequivocabili di qualità necessarie. Se l'audacia è del Pointer e la prudenza del Setter, è ovvio che la ferma di scatto del primo e la guidata felina del secondo saranno garanzia della presenza di quanto si vuole avere. Un Setter che ha stile dunque non è solo morfologicamenete corretto ma risponde anche psicologicamente a tutte le caratteristiche delineate nello standard. Lo stile è un insieme di tre qualità determinanti: intelligenza, temperamento, naso.
Il temperamento risulta dall'andatura che nel Setter deve essere STRISCIANTE; l'olfatto trova conferma in un lavoro concreto e dalla distanza delle ferme; l'intelligenza si manifesta nel modo in cui incrocia sul terreno, col consolidare la ferma con sicurezza, col sapersi contenere nelle guidate, con l'ubbidire con sollecitudine agli inviti o richiami imposti, col sapere risolvere svariate situazioni in rapporto al terreno con la specie di selvaggina oggetto dell'incontro. Ne risulta quindi che non solo quanti impiegano il Setter in gara ma soprattutto i cacciatori devono pretendere cani in stile perchè questo significa ausiliari bravi e superiori.
LO STILE NON E' QUALCOSA DI ASTRATTO MA DI FUNZIONALE. Un'altra dote stilistica fondamentale in un vero Setter è la morbidezza del movimento. Nessun altro galoppatore sa andar via radente a terra morbido e rapido come se questa elastica andatura fosse già il preludio di quella risalita d'emanazione, naso alto sul vento, movimento di scapole salienti, frange di coda portate a strascico, che è la filata classica del Laverack.
E proprio quest'ultima caratteristica consente già un'ottima valutazione dello stile proprio perchè se non è ben espressa dimostra che è carente per naso e raziocinio. Vorrei concludere col concetto spiegato nel dettaglio dal grande Ernesto Coppaloni:
"Lo stile è funzione,risultato congenito propiziato da oculatezza di selezione e di allevamento. Palesato dall'impiego agevola, sul piano pratico, l'espletamento della prestazione migliorandone il rendimento. E' modo inconfondibile di adoperare i mezzi a disposizione, facilmente, armoniosamente, appassionatamente, favorisce la locomozione prolungando il tempo del lavoro redditizio. Senza STILE la razza scompare perchè lo stile è la razza".
Cordialmente,
Gabriele